Noto una grossa perdita di Stile.

Produrre, produrre, consumare, produrre… mai fermarsi, disservizio, lamentela.

Produrre, produrre, consumare, produrre… mai fermarsi, disservizio, FEEDBACK, modifica, consumatore contento

Siamo diventati banali e scontati. Che tristezza.

Il credo è diventato unicamente il binomio, PRODUZIONE-CONSUMO, oltretutto ad oggi si produce e si offrono servizi, senza nemmeno uno straccio di qualità.

Non si pensa più alla soddisfazione del cliente, non gliene frega più un cazzo a nessuno, altro che il cliente viene prima di tutto.

Tutti che corrono come i pazzi e mi vien da dire, forse non sanno nemmeno loro dove andare, l’importante è fare tutto di corsa, perché se non lo fai, gli altri ti guardano male, “com’è che tu non corri amico? che problema hai?

Che problemi avete voi al massimo, razza di esseri lobotomizzati.

Ogniuno a guardare il suo orticello, capirai che orticello poi, quattro pomodori marci e due zucchine e sai cosa ci puoi fare con le tue zucchine…beeeeeeeeep

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Cosa ne penso della questione clima

Cercherò di essere il più schietto possibile.

A mio avviso è la solita stroxxx.

Che il pianeta sia malato lo si sa da tempo, personalmente me ne sono reso conto l’ultima volta che sono stato su un ghiacciaio, un anno e mezzo fa. Finché non le vedi di persona certe cose, rimangono lì, sospese, massi sono preoccupato, ci penserò domani, fine della storia.

Il punto è che non basta girare con la maglietta verde o scrivere green di fianco al prodotto che si vende, parliamo di sforzi per il pianeta e poi scopri che la Ferrari ha in produzione un SUV grosso quanto un transatlantico, mettiamo i pannelli solari e poi ordiniamo quattro pacchettini in quattro giorni differenti, ci mascheriamo da paladini dell’ecologia e poi? Guai se rinunciamo alle code in auto per entrare nell’ennesimo NUOVO supermercato.

Apprezzo il fatto che vengano fatte manifestazioni, da qualche parte bisognerà pur iniziare, però non mi lasciate le piazze piene di rifiuti, dopo aver cantato e urlato a squarciagola “noi siamo qui per il pianeta”. Suvvia, da bravi.

Se vogliamo salvare sta benedetta terra, dobbiamo consumare di meno.

Scalata sociale

Parecchie persone ho visto cambiare nel corso degli anni, corrotte dal dio denaro.

Intrappolate nel perverso meccanismo della “scalata sociale”, case lussuose, auto sempre più grosse, devices di ogni tipo, mogli, amanti, vacanze, cene e locali. Tanto si sono arricchiti di cose materiali, tanto si sono svuotati di principi e valori, risucchiati da questo vortice chiamato consumismo.

Funziona come per gli ormoni sapete, se li prendo dall’esterno il mio corpo smette di produrli, se mi abituo alle comodità, la mia mente si disabitua al sacrificio e alla privazione. Il rischio? Quello di essere sempre insoddisfatti.

Voi come la pensate?