Podcast for Fit-Ritenzione idrica

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Oggi torniamo a parlare di ritenzione idrica, vero sinonimo di infiammazione sistemica. Questo accumulo di acqua, perfettamente identificabile, con analisi di composizione corporea, è indice di un metabolismo non perfettamente funzionante.

Le persone che ne soffrono, nel 99,9% dei casi hanno poco tessuto muscolare, solitamente soffrono di stanchezza cronica e dormono poco e male la notte.

Negli atleti ad esempio, il parametro della ritenzione idrica serve ad individuare eventuali situazioni di sovrallenento.

Un attento e calibrato programma di ricostruzione muscolare, unito ad un lavoro mirato di abbattimento dei fattori di stress sono l’unica strada percorribile per contrastare questa problematica

tutte le altre strade vi porteranno direttamente verso il primo bancomat disponibile, nell’intento di acquistare l’ultima, mirabolante crema anticellulite.

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Sondaggio #2

Su la mano chi soffre o ha sofferto di stanchezza cronica, vi è mai capitato?

Badate bene, non parlo di stanchezza legata alla singola giornata, parlo di spossatezza quotidiana, fin dalle prime ore del mattino, parlo di difficoltà a carburare, a fare il minimo sforzo fisico, parlo di fatica mentale.

Spesso la stanchezza cronica porta con se altri sintomi minori, come:

  • difficoltà digestive;
  • mani e piedi freddi;
  • ritenzione idrica e gambe gonfie;
  • sbalzi d’umore ingiustificati;
  • fame d’aria;
  • evidenti variazioni di peso corporeo, dalla mattina alla sera;
  • stimolo della fame alterato;
  • sonnolenza durante la giornata;
  • continui acciacchi e problemi di natura articolare.

A me capitò. Diversi anni fa decisi di provare un nuovo metodo di allenamento, adoro sperimentare. Allora mi allenavo parecchio con i sovraccarichi e iniziai a seguire alcune programmazioni di un noto coach italiano di pesistica. Il suo non era un approccio sbagliato, ciò che non andava era la mia risposta fisica al programma. In soldoni, se ad altri 2 milioni di persone la programmazione era andata a buon fine, nel mio caso i risultati stentavano ad arrivare.

Vi dirò di più, dopo due mesi la mia forma fisica era nettamente peggiorata. Fu allora che sperimentai i primi sintomi della sindrome metabolica stress correlata.

Premessa, in quel periodo allo stress fisico si associò un pesante stress mentale. I clienti da seguire erano veramente tanti, le ore di lavoro ancora di più, mi allenavo come un matto e bingo!!!

Stanchezza cronica, problemi intestinali, umore da schifo, fisico di m……., ma soprattutto ricordo una grandissima fatica a dormire. Ricordo il terrore ad infilarmi sotto le lenzuola, semplicemente non dormivo.

In fine dopo qualche mese, tendinopatia cronica su entrambi i tendini rotulei. Sarà un caso?

No!

Qualche anno più tardi, dati alla mano, capii il perché di tutto ciò.

Ordine mentale

Prima di impare il mestiere, pulisci e tieni in ordine la postazione di lavoro.

Anche in Legione straniera, fanno i mestieri di casa, o meglio di caserma. Per due motivi, pulire e sistemare ti insegna a sporcare il meno possibile, secondariamente, l’ordine nella stanza coincide con l’ordine mentale.

Troppo menefreghismo in giro, troppa gente sporca, che non cura né la propria casa, né la propria persona.

Tanti sono quelli che vogliono cambiare, ma non fanno nulla!

Vi do uno spunto. Rimboccatevi le maniche e iniziate dalle pulizie domestiche, faranno bene a voi e ai vostri ospiti.

Più ENERGIA, meno GRASSO – HIIT

Parola d’ordine High Intensity Interval Training. Ecco la chiave del successo.

Piccolo passo indietro, ciò che produce energia e ossida grasso è l’ossigeno, altre storie non ci sono. Questi eventi metabolici avvengono quasi tutti all’interno di microscopici organelli cellulari, detti mitocondri. I mitocondri si trovano in tutte le cellule, ma soprattutto nelle cellule muscolari.

Ergo, più muscolo avrò > più mitocondri ci saranno > più eventi metabolici potranno avvenire

Più eventi metabolici, corrispondono a più ossigeno e a più energia a disposizione.

È chiaro che non bastano solo i mitocondri, l’ossigeno viene captato dall’esterno, attraverso i polmoni, convogliato nel torrente circolatorio dagli alveoli/capillari, legato nel sangue dall’emoglobina e pompato in circolo dal cuore.

Questo sistema rappresenta, a grandi linee il sistema cardiovascolare.

Allenate il sistema cardiovascolare e avrete più ossigeno e quindi più energia.

Troppo spesso ci si rifugia in mirabolanti pozioni farmaceutiche, quando l’energia di cui abbiamo bisogno è semplicemente dietro l’angolo.

Ovvio che, nessuno regala nulla. Allenare il sistema cardiovascolare costa fatica, sia fisica, che mentale.

Ecco che, una volta preso coraggio e ci si affaccia al mondo dell’aerobica, si inizia a commettere tutta una serie di errori che preferirei farvi evitare. Errori che non solo non vi regaleranno un sistema cardiovascolare più performante ma addirittura vi faranno peggiorare.

Le persone associano troppo spesso, il fatto di sudare, ad un buon allenamento cardio. Quindi si buttano su un bel tapisroulant e camminano a zero all’ora per interi pomeriggi, magari con addosso un bel Kuwait.

Non funziona così. Per allenare il sistema cardiovascolare dovete spingere, dovete metterlo alla prova. Solo così i polmoni saranno costretti a lavorare di più, gli alveoli ad aumentare gli scambi di ossigeno, l’emoglobina a legare maggiormente e il cuore ad aumentare le dimensioni per pompare più sangue. Anche i famosi mitocondri aumenteranno di numero.

Continua…..

Pay attention… Oggi vi parlo di ritenzione idrica

Cari lettori, ma soprattutto, care lettrici.

Forse qualcuna di voi soffre da tempo di ritenzione idrica o forse ne ha sofferto in passato…

e magari avete deciso di combattere questa strana infiammazione del tessuto adiposo, facendo un sacco di gambate in piscina con tavoletta e pinne al seguito, manco foste dei sub della marina militare americana, scoprendo poi, con grande amarezza, che la vostra ritenzione idrica non solo non era migliorata ma addirittura vi sentivate stranamente le gambe più gonfie.

Cercherò di essere il più chiaro e conciso possibile.

Oltre ai fattori genetici che ovviamente incidono, ciò che fa la differenza in termini di ritenzione è la vostra testolina,

o meglio, il livello di stress che inoculate in essa. Lo stress è un essere subdolo, aumenta a dismisura i vostri consumi cerebrali e rosicchia il vostro preziosissimo TESSUTO MUSCOLARE.

Avete mai visto atleti con la cellulite??

Io no, mai. Il perché di tutto ciò?

Perché hanno tessuto muscolare.

Lo metto in stampatello per essere ancora più chiaro “I FILAMENTI PROTEICI DELLE CELLULE DEL TESSUTO MUSCOLO-SCHELETRICO RICHIAMANO ACQUA ALL’INTERNO DELLA CELLULA”

Quindi prelevano acqua dall’esterno (ritenzione) e la spostano all’interno (no-ritenzione).

Riassumendo ulteriormente, se volete eliminare quella fastidiosissima cellulite dovete seguire questi tre punti:

– se siete molto stressati, lavoro, casa, famiglie e chi più ne ha più ne metta, prendetevi il vostro tempo, attività come yoga, pilates o perché no, meditazione vi aiuteranno a lavorare su respirazione e sistema nervoso (va benissimo anche un’oretta a settimana). Quello sarà il vostro angolo rigenerativo in mezzo a questo caos cosmico, che è la nostra splendida società.

– non fissatevi troppo sull’alimentazione, usate sempre il buon senso. Ovviamente se siete in sovrappeso dovete diminuire, viceversa se siete magri dovrete salire di peso. Se regolate lo stress, anche la vostra alimentazione tornerà normale.

– costruite il vostro tessuto muscolare. Iniziate con 30 minuti due volte a settimana. Esercizi come squat, affondi, piegamenti sulle braccia sono ottimi. Ad esempio, un circuito di questo tipo andrebbe benissimo: 30 affondi alternati + 20 crunch per l’addome + 15 squat a corpo libero + 10 piegamenti sulle braccia, il tutto ripetuto 2/3 giri con pause tra i circuiti di un minuto.

– non accanitevi sulle vostre gambe con attività come spinning o nuoto con tavoletta. Non risolverà il vostro problema. Piuttosto se andate in piscina vanno benissimo anche 20 minuti, una vasca veloce alternata ad una vasca lenta a stile libero o dorso.

Totale impegno settimanale: max 3 ore

Perciò, non ditemi che non avete tempo, perché giuro che che vi vengo a cercare in giro per l’Italia (˵ ͡° ͜ʖ ͡°˵).

Alla prossima.

Sondaggio…

Mi raccomando, non fatemi fare figure di m…… anche se non vi interessa rispondete (˵ ͡° ͜ʖ ͡°˵)

Ovviamente sto scherzando.

Vorrei organizzare alcuni incontri online, liberamente fruibili a tutti su alimentazione e allenamento. Fatemi sapere se siete interessati.

Scrivete su cigaroomwp@gmail.com

A presto

Ho un problema. Un grosso problema


Non sopporto più la gente che vuole, a tutti i costi, insegnarmi a vivere.

Ma quanti ce ne sono in giro? Si moltiplicano giorno dopo giorno. Sono come zombie.

Sarebbe forse opportuno un lockdown, per arginare questa pandemia di tuttologi?
Non so, chiedo a voi, sono disperato.E devi fare così e devi fare colà e io ho fatto e io sono.
Basta avete rotto il c…….
Perdonate la volgarità, ma non la sopporto più tutta sta gentaglia, sti personaggi che si auto elevano a divinità.

Gli Highlander della domenica.

In Italia, la tuttologia è da considerarsi a tutti gli effetti, sport nazionale. A miseria quante menti geniali, che poi voglio dire, campi grazie al papi che ti mantiene…  divertiti, comprati tre SUV, cinque ville, vai per locali, mattina, pomeriggio e sera, anzi compratelo il locale, ma fammi un piacere….

Te lo dico con il cuore…
E non romperli i coglioni, da bravo…su.
Ciao amici.
Alla prossima.

Adriana

Quanti di voi facevano catechismo alle elementari?

Io sì. Mi ricordo benissimo di suor Adriana e soprattutto delle sue cinque dita. Ci si trovava all’oratorio e via, a combinarle di tutti i colori.

Ero decisamente vivace, ai tempi.

Ad ogni modo, il catechismo era a tutti gli effetti una scuola di vita, oltre alle interminabili lezioni di religione, le parole d’ordine erano rispetto ed educazione.

Sapete, da bambini, le cose dette dagli adulti, suonavano sempre con un non so che di divino, se poi gli adulti in questioni erano portavoce diretti del signore, beh allora non potevi che interiorizzarle come assoluta ed unica verità.

Ai tempi poi, erano un po’ meno morbidi di adesso… ma che ve lo dico a fare? Lo sapete benissimo anche voi.

La cosa sorprendente sta nel fatto che, questa forma mentis, nonostante tutte le marachelle combinate, mi ha costantemente accompagnato, anno dopo anno. Quegli insegnamenti, quei rimproveri, hanno influenzato i miei modi di pensare e di agire.

E quindi,

mi sento di dirti grazie, suor Adriana, grazie per tutte le legne che mi hai dato.

Suor Adriana oggi non c’è più…

…lei non c’è, i suoi insegnamenti sì.

Zona brucia grassi, verità o bufala?

Sarà sicuramente nota a tutti la famosa “zona brucia grassi”, quante volte mi sono avvicinato a donne e uomini, intenti a camminare molto lentamente sul tapisroulant, a caccia di questo fantomatico range di battiti.

La leggenda narra che all’interno di questo intervallo di battiti cardiaci, il nostro corpo sia in grado di ossidare molti più grassi.

Sarebbe un po’ come dire che un’auto consumi di più a 50km/h rispetto a 150, ad esempio.

Spiegatelo voi ai Carabinieri, quando vi fermeranno in autostrada. Sa maresciallo, stavo andando a tavoletta, in zona brucia grassi.

Chiaramente il fatto di camminare bruciando tanti grassi ha sempre fatto gola a tanti, del resto rappresenta e rappresentava l’equazione perfetta, poco sforzo-massino risultato.

Il tutto nasce da studi fatti su atleti d’élite, maratoneti, corridori professionisti. Questi soggetti dovendo sostenere sforzi psico-fisici mostruosi, avevano sviluppato la capacità di ossidare più grasso, rispetto ai comuni mortali, soprattutto in determinate zone di frequenza cardiaca, la così detta zona brucia grassi. Ma pensa un po’. Il dio marketing riesce sempre a farla franca.

Quindi ricapitolando, il comune mortale più che ricercare quell’inutile range di battiti, dovrebbe preoccuparsi poco per volta, di passare dalla camminata al jogging e dal jogging alla corsa, per arrivare poi a LUI…

a quello che io definisco il vero metodo brucia grassi….

…. rullo di tamburi…..

all’HIIT… High Interval Intensity Training di cui vi parlerò più avanti.

Un saluto a tutti.