Rubrica Cali_Fit #2

Scaricabili i PDF su alimentazione e allenamento

Eccomi, sono tornato con un nuovo appuntamento della mia rubrica dedicata all’allenamento e alla nutrizione umana.

L’articolo di oggi sarà diviso in due parti, un breve accenno all’alimentazione nella prima parte e un’analisi tecnica della hollow position supina, più un circuito finale nella seconda.

ALIMENTAZIONE: mi viene spesso fatta una domanda, domanda che giro anche a voi, “perché mangio poco e ingrasso? “.

Per prima cosa, mangiare poco è un dato soggettivo, per me poco può voler dire 2000Kcal, per un altro, le stesse calorie possono essere un’enormità.

Secondariamente, parecchie persone confondono il termine “poco”, con “poco frequente”. Si può consumare anche un solo pasto e introdurre tantissime calorie, come se ne possono fare tranquillamente dai cinque agli otto di pasti e introdurne molte ma molte meno.

Infine, quando ci si alimenta non si tiene mai conto della distribuzione dei macro nutrienti (carboidrati-grassi-proteine) all’interno della giornata. Ricordiamoci che gli ormoni che regolano tutte le nostre funzioni hanno un particolare andamento durante la giornata.

Detto questo vi rimando al seguente link, attraverso il quale potrete liberamente scaricare la dieta di una mia cliente, atleta professionista di golf. Quando iniziai a seguirla, mangiava con poca frequenza e male, di fatti non era propriamente il linea con il peso, ma soprattutto era sempre stanca e dormiva poco. Quell’anno passò da 57kg a 52kg nel giro di tre mesi senza perdere tono muscolare e soprattutto non patendo la fame, come potrete vedere.

Semplicemente lei si alimentava al contrario rispetto alla fisiologia, no colazione, abbuffata a pranzo e un mare di carboidrati la sera. Corrette tutte queste cose, recuperò energia e soprattutto, cosa più importante, ricominciò a dormire regolarmente la notte.


ALLENAMENTO: nella seconda parte di questo lunghissimo : ) articolo, farò un’analisi tecnica di un’altra figura importantissima dell’allenamento a corpo libero la HOLLOW POSITION SUPINA. Vi rimando al link sottostante, cliccando su download scaricherete liberamente un pdf contenente tutti i dettagli di questa posizione con un circuito per il potenziamento dei vostri addominali.


Pubblicità

Mettersi in Società

Oggi giorno mettersi in società con qualcuno equivale a fare bungee jumping senza elastico.

E non ditemi che voi siete in società con qualcuno da quarant’anni, tanto non vi credo o se vi credo è solo perché ho scoperto che uno dei due soci, che compongono la vostra società, non percepisce utili.

Tre miei ex colleghi anni orsono decisero di mettersi in società, in fase di progettazione sembravano tre morosi alle prime uscite. Poi come tutte le grandi storie d’amore, quando iniziarono ad arrivare affitti e bollette da pagare, la società saltò, con tanto di minacce di azioni legali.

Nel nostro bellissimo secolo, dove spopolano avidità ed egoismo, gruppi organizzati crescono e si estinguono con la stessa velocità che una miccia ha nell’innescare un petardo.

Anch’io ebbi la mia piccola esperienza, sapete?

Collaboravo con una dottoressa, graziosa e minuta. Così graziosa e minuta che avrebbe ucciso, pur di spillare dieci centesimi a qualcuno. Questa cosa con gli anni l’aveva consumata, portava sul corpo i segni di questa maledetta avidità. La nostra, per fortuna, non era propriamente una società, bensì una semplice collaborazione. Sta di fatto che non appena ebbi le prime avvisaglie di questo suo “problema”, mi sganciai prontamente da questa collaborazione.

Non capisco proprio come ci si possa ridurre così. Eppure quante persone intorno a voi fanno la su detta fine? Scommetto tante.

Benissimo, la lettura di questo articolo vi è costata cinque euro, entro oggi voglio il bonifico. (˵ ͡° ͜ʖ ͡°˵)

Cosa ne penso della PNL

Programmazione Neuro Linguistica, un modo efficace per plasmare le attitudini e i comportamenti vincenti degli altri.

Ovviamente non vi farò il solito discorso “super cazzola” come fanno in tanti, del tipo, la PNL è… e partono dalle origini, nei secoli dei secoli, è stata inventata da… Amen.. fine della predica.

Oggi vi voglio fornire la mia esperienza in merito a questa metodologia, che poi di fatto, più che una metodica, non è altro che un continuo apprendimento.

Che dire, feci qualche corso tempo fa e sicuramente fu un esperienza positiva, onestamente la PNL la vedo più come un modo per conoscere e conoscersi, che come un infallibile metodo di vendita.

Anzi, vi dirò di più, se voi affrontate tale “disciplina” con l’unico obiettivo di aumentare il vostro fatturato del 30%, temo abbiate preso un grosso abbaglio.

La PNL è uno studio di sé e dei comportamenti altrui, in modo tale da plasmare e perché no copiare da chi è abituato a, passatemi il termine, vincere, nella vita. Vincere, inteso come riuscire in quello che sta facendo.

Troppi affrontano questa materia sperando di ottenere le quattro frasi magiche, per aumentare le vendite. Non ve lo nascondo, anch’io ho chiuso qualche contratto in più dopo il corso, ma solo perché ero riuscito a entrare ancora di più in sintonia con il mio cliente, a capire i suoi reali bisogni.

Come al solito, alla base di tutto ci deve essere la voglia di scoprire e di mettersi in gioco.

Buona domenica a tutti.

I benpensanti

Non amo le persone che si sforzano di essere positive a tutti i costi, come se spettasse a loro il divino compito di portare la pace nel mondo.

Non le amo perché sono persone fasulle, dei fake che respirano.

Loro hanno sempre la soluzione a tutto, tu sei nervoso e loro ti chiederanno stupite, del perché.

Tu hai un po’ di casini e loro ti guarderanno perplesse, come se non conoscessero il significato della parola “problema”.

Tu litighi e loro saranno li, pronte a dispensare consigli, a chiederti come mai è successo, a domandarti se è un periodo difficile.

Tu sottolinei che qualcosa non va per il verso giusto e loro, con un bel sorriso di plastica, ti diranno di rilassarti.

Satana esci dal loro corpo, non che io sia contro il pensiero positivo, anzi, il VERO pensiero positivo è sempre ben accetto. Bandisco solo quelle recite da quattro soldi, alle quali ogni tanto, anzi troppo spesso, devo assistere.

Personaggi così, dopo un po’ li ho sempre smascherati, l’ultimo poco tempo fa. Sembrava la reincarnazione di Gandhi, peccato solo che tra un sorriso e l’altro avesse un bel giro di…(ci siamo capiti).

Se fra di voi ci fosse qualche “va tutto bene” dei miei stivali, che alzasse la mano subito, please.

A tutti gli altri, una buona giornata.

Stati confusionali

Mettetevi comodi, sul vostro divano, piedi appoggiati sul pouf, stasera vi faccio addormentare…

Riflettendo un attimo, nel poco tempo che mi resta, dopo 9 ore di lavoro, con quattro ore che mi spettano di sonno e altre dodici domani, di lavoro…ho estrapolato alcuni pensieri.

Pensieri che probabilmente sono frutto di uno stato confusionale che mi attanaglia. Perciò domani siate coscienti del fatto che sarò già tornato in me.

Tutti noi, più o meno abbiamo una vita attorniata di problemi, una vita che assomiglia di più ad una corsa contro il tempo, svegliati, lavora, mangia, fai pipì, lavora, pensa ai figli, al marito o alla moglie, alle bollette, alla suocera, al capo, all’amica, manda e-mail, vai a cena, sorridi, lavati i denti, dormi, fai sexxo, o all’amore, svegliati, lavora…

Però, alla fine nonostante il tempo passi e i problemi aumentino, mi viene sempre da dire una cosa..


Ma quanto è bella la vita!


La vita è-un-ammucchiata-di-eventi- imprevedibili, eventi che inutilmente ci sforziamo di controllare.

Spero di aver abbassato il vostro cortisolo.

Saluti signori, finisco il mio whisky.

Dedicato a chi lavora anche di NOTTE

Subito a pensar male…

Questo articolo, lo dedico a tutte quelle persone che come me, purtroppo o per fortuna devono lavorare anche di notte.

Toglietevi subito dalla testa la classica frase, “è ma il corpo dopo un po’ si abitua”.

Assolutamente no, i nostri ormoni hanno un andamento circadiano, stop, per adesso è così, magari fra cinquecento anni sarà diverso e ci saremo evoluti, anche per lavorare di notte.

Andamento circadiano vuol dire che, giorno dopo giorno, in determinate fasce orarie della giornata, i nostri ormoni hanno dei picchi, sia verso l’alto che verso il basso. Prendiamo ad esempio un ormone di cui avrete sentito tutti parlare, il cortisolo, prodotto in grandi quantità nelle prime fasi della giornata e quasi completamente assente durante la notte. Il cortisolo di notte è assente semplicemente perché, durante il sonno, a patto che sia continuo e profondo, vengono ricostruiti i tessuti danneggiati durante la giornata. È noto a tutti che il suddetto ormone svolge la funzione di scomporre i tessuti per ricavarne energia.

Va da sé che se io non sto dormendo causa lavoro, questo ormone continuerà ad essere prodotto. Ecco perché non ci si può abituare al lavoro notturno. Perché è in contrasto con gli attuali meccanismi biologici umani. Ho parlato di cortisolo, ma la stessa cosa la potrei dire per tanti altri ormoni.

In più, come se non bastasse, sempre durante il sonno profondo, avviene la pulizia dell’encefalo.

Esiste però una strategia per cercare di salvaguardare i nostri “ritmi ormonali”, nonostante sia comunque meglio lavorare di giorno piuttosto che di notte.

Essa consiste nel cercare di alimentarsi come se fosse un giorno qualsiasi.

Mi spiego meglio, spesso chi lavora di notte tende a fare quattro grossi errori:

  • Saltare colazione e pranzo;
  • Dormire fino a pomeriggio inoltrato;
  • Abbuffarsi la sera;
  • Mangiare carboidrati durante la notte.

SBAGLIATO!!!

Come vi dicevo, per quanto possa sembrare difficile, io dovrò simulare una normale giornata di lavoro. E quindi al rientro dalla notte dovrò:

  • Fare colazione, se pur leggera, ma dovrò farla, in modo da assecondare il cortisolo;
  • Dormire 5/6 ore;
  • Concedersi un buon pranzo;
  • Cenare in maniera controllata;
  • Assumere solo proteine durante la notte;

Nella speranza possa esservi d’aiuto, vi auguro comunque di poter utilizzare la notte per altre cose (˵ ͡° ͜ʖ ͡°˵)

Nel deserto, vidi un miraggio… le competenze

L’apparenza ha superato di gran lunga le competenze.

Prendete un politico, a caso, dei giorni nostri ovviamente. Che competenze vedete? Io nessuna, o comunque molto poche.

Destra o sinistra, cambia poco. È la solita minestra riscaldata, quanto meno i politici di un tempo erano ottimi oratori.

Discorso che non coinvolge solo la politica, attenzione. Quanti che sento parlare in inglese e non conoscono manco l’Italiano. I’am a top manager of… of pizza spaghetti e mandolino, ma fammi il piacere, che poi mi scrivi la a senza l’h.

Ma poi..avete notato che sono tutti manager, dove lavoravo io c’era il manager, del manager che gestiva altri tre manager, praticamente terminate le riunioni non sapevano a chi comunicare le decisioni operative prese.

Forse e dico forse, non ne abbiano a male gli incalliti sostenitori del tanto amato futuro, ma su questo punto bisognerebbe fare qualche passo indietro. Forse, qualche calcolo mentale e qualche comprensione del testo in più non farebbero male a nessuno, anzi.

E magari a chi non studia, qualche bella bacchettata sulle dita.

CELLULITE

Udite udite, un vero trainer non può non parlare di cellulite.

Eviterò i soliti lunghi, noiosi discorsi sulla fisiologia di questa degenerazione tissutale e cercherò di arrivare il più velocemente possibile, al sodo.

Come tutti erroneamente pensano, la cellulite non è legata al tessuto adiposo o meglio è una degenerazione di tale tessuto, ma le cause del suo sviluppo sono da ricercare altrove.

Va da sé che tutte le creme, crimine, i trattamenti localizzati, la crioterapia, gli impacchi, le tisane, le pillole magiche, i massaggi e bla bla bla, hanno un effetto molto molto scarso su questa problematica se prima non faccio una determinata “cosa”.

Una velocissima premessa, ancor prima che si manifesti la cellulite, vi è lo stadio della RITENZIONE IDRICA e ciò il nostro corpo trattiene liquidi. Ma perché il nostro corpo trattiene liquidi? Perché è infiammato. È un po’ come se il corpo volesse spegnere un incendio (stato infiammatorio) trattenendo appunto l’acqua, proprio nell’intento di domare tale “incendio”.

E perché si crea questo incendio?

Lo volete sapere?

In primis perché ho poco muscolo. Ecco svelato il segreto.

I filamenti proteici contenuti nella fibra muscolare, per un effetto di scambio ionico a livello cellulare, sono gli unici in grado di RISUCCHIARE, all’interno della cellula, i liquidi in eccesso.

Di fatti non troverete mai e ripeto mai una donna “tonica” (ricordo a tutti che il termine tonico non è corretto, bisognerebbe dire, una donna con un buon tessuto muscolo-scheletrico) con la cellulite.

Troverete invece donne molto magre che ce l’hanno. Perché questo? Perché non hanno muscolo.

Come pure troverete donne in sovrappeso che non ce l’hanno, vero? e perché questo? perché sono in sovrappeso sì, ma sotto hanno anche un buon tessuto muscolare.

Per far crescere il proprio tessuto muscolare bisogna stimolarlo, con dei sovraccarichi (ALLENAMENTO), con la giusta quantità di calorie (ALIMENTAZIONE) e con il giusto riposo.

Una buona serata a tutte.

Sembrò di sognare

“Francesco, dai leviamo le tende, mi sto addormentando”.

Stavo morendo dalla sonno, ma di schiodarsi di lì, proprio non se ne parlava.

Il mio compare di marachelle quella sera era molto più attivo del solito, in più aveva incontrato una vecchia conoscenza, una ragazza che beccavamo spesso nei locali della zona.

Tornato single da qualche mese, ogni occasione era buona per non tuffarsi nella depressione notturna, della propria stanza da letto.

Ultimamente quindi, era diventato impossibile rientrare prima di una certa ora, non a caso erano già le quattro di mattina. Distrutto da un’intensa giornata di lavoro, mi apprestavo con molta fatica a terminare la mia birra, offerta appunto dall’impavido guerriero della notte, nel tentativo di prolungare la mia agonia e il suo sterile tentativo di rimorchiare la ragazza.

“Mezz’ora e me la squaglio e guai a te se mi rompi i coglioni”

Con un cenno del capo, accettò la proposta, di lì a poco ce ne saremmo andati e visto che la signorina non mi sembrava propensa all’accoppiamento, direi che sarebbe stata la soluzione migliore per entrambi.

Finalmente la mezz’ora se ne andò, erano da poco passate le 4.30, mi diressi verso Francesco e praticamente lo portai via di peso. Giunti alle macchine un saluto veloce e partimmo. Lui arzillo come un bambino in un negozio di giocattoli, mi precedeva.

A fatica riuscivo a tenere gli occhi aperti, a tratti mi sembrava di essere già in un sogno, la strada che scorreva, il brusio del motore, le luci rosse della sua macchina e l’incrocio dove avrei dovuto girare…

O cazzo…

di colpo sterzai compiendo di fatto una manovra fisicamente impossibile, la botta fu violenta, gli airbag esplosero e il fumo per qualche istante mi annebbiò ulteriormente la vista.

Le orecchie fischiavano, notai subito del sangue sulla mano e tra tutte le cose alle quali avrei potuto pensare, mi preoccupai dei danni alla macchina.

Il muso era letteralmente sparito, ricordo la faccia di Francesco più bianca della mia.

E fu così che anche quella notte di merda terminò.