Difesa personale al femminile

Negli ultimi anni, due cose sono aumentate in maniera esponenziale, la VIOLENZA e i CORSI DI AUTODIFESA.

Purtroppo scene di violenza gratuita sono all’ordine del giorno, si può finire tranquillamente alle mani per una banale precedenza non data o per qualche sguardo di troppo o semplicemente perché si sta passeggiando su una strada non troppo illuminata.

Questa violenza indiscriminata non guarda in faccia a nessuno, giovani, vecchi, uomini e donne, anche se purtroppo a farne le spese maggiori, risulta quasi sempre essere il gentil sesso.

Parallelamente a questo binario si sono sviluppati tutta una serie di corsi di auto difesa, alcuni validi, altri molto meno.

Doverosa premessa, quello che esporrò è frutto di esperienze personali, non è un mantra, non è una verità assoluta, perciò leggete e valutate in base alle vostre di esperienze.

Procediamo…

Per prima cosa, invito tutti, compreso me stesso : ) a cercare di evitare qualsiasi situazione che comporti uno scontro fisico, in soldoni, se potete evitare, fatelo.

Se purtroppo, lo scontro o gli scontri non sono evitabili, siate violenti. L’unico modo che avete per sopravvivere è di attaccare con violenza, c’è in ballo la vostra vita.

Per essere violenti, bisogna addestrarsi alla violenza, per addestrarsi alla violenza bisogna combattere. Ergo, tanti corsi che fate non servono ad una beata mazza se, non contemplano REALI SITUAZIONI di scontro fisico. Sarebbe un po’ come allenarsi nel tennis, senza mai fare una partita.

Anche perché, parliamoci chiaro, mediamente una donna ha meno peso e meno forza di un uomo (mediante, perché esistono donne muscolose e forti, con le quali non vorrei mai avere nulla a che fare). Meno peso e meno forza equivale a soccombere, questa è la pura realtà della strada, non esiste la famosa ginocchiata in mezzo alle pxxxx.

Immaginate di avere davanti un energumeno, magari fatto di cocaina che manifesta esplicitamente la sua volontà di farvi cose poco carine, non esisteranno colpi di krav maga o magiche mosse per farlo svenire, quando partirà con il suo attacco, sarà come essere travolti da un treno in corsa. Le strade che potrete percorrere sono due,

A) siete più veloci di lui e riuscite a scappare.

B) ogni via di fuga è preclusa, lui parte, voi sono parecchi mesi, se non anni che siete abituate a combattere e senza farvi troppo prendere dal panico (appunto perché abituate) gli assestate un paio di colpi dritti in faccia, sul naso, come avrete sempre fatto in palestra. Probabilmente lui continuerà con la sua azione, vista la stazza, o forse trovandosi con il naso fratturato se ne andrà con la coda tra le gambe. Di certo avrete fatto la cosa più utile e sensata che potevate fare in quella situazione e questo perché eravate realmente pronte a farlo.

So che non tutte le qui presenti hanno intenzione di mettersi a combattere lo capisco, quello che vi chiedo semplicemente è di non buttare soldi in inutili corsi di autodifesa, piuttosto allenatevi bene sulla corsa. Vi servirà per scappare.

39 comments

  1. silvia · ottobre 4, 2021

    Penso che tu abbia proprio ragione, le simulazioni difficilmente assomigliano alla realtà, la cosa migliore è sempre cercare di evitare, poi se proprio non si può, la faccia e gli occhi penso siano gli obiettivi migliori perché non serve una gran forza e sono facilmente alla portata 😉

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  2. Paola Pioletti · ottobre 4, 2021

    Vero. In palestra da mia suocero insegnano oltre alle arti marziali anche la difesa… se sei meno forte, mi dice sempre, deve prima prenderti…e se ti prende pensa agli squilibri…ecc ecc…io credo che punterei alla faccia e gli caverei un occhio… si.

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    • Whisky Cigar and workout · ottobre 4, 2021

      Chi è abituato a combattere a contatto pieno ha ovviamente più possibilità di cavarsela, anche se la fortuna e una serie di concause possono sicuramente aiutare. Prima devi arrivarci all’occhio, considera che uno squilibrato quando attaccherà, lo farà con tutte le sue forze, potresti cadere a terra, potresti ricevere dei colpi, sarai spaventata e stordita, figurati se non sei abituata. Il discorso è molto ampio

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  3. liza · ottobre 4, 2021

    Io ho imparato da illo tempore ad osservare .
    Da buona mediamente paranoica, non esco mai da sola,di solito siamo almeno 3 o 4(le rare volte che esco , visto che ormai la società in cui vivo mi annoia),
    Mai in posti piccoli ed affollati,
    E se ci si siede a bere qualcosa,tavolo difronte all’entrata o quasi e calcolo delle via di fuga più veloci.
    Proprio perché essendo alta come un Hobbit adulto e pesando 55 kg l’unica è correre come Bolt.
    Come si dice godi il meglio sii sempre pronta al peggio. 😉

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  4. Maria · ottobre 4, 2021

    Anche io sono per l’indifferenza, altrimenti passo agli sguardi glaciali, poi alzo la voce e solo infine, proprio come ultimo “proiettile”, arrivo anche alle mani. In genere sono pacifica 😇 ma come dice mia sorella, sono come il Vesuvio: silenziosa e traquilla, ma se mi arrabbio forte bisogna correre 😃
    Le litigate più recenti sono due, dove non ho neanche alzato le mani ma ho fatto fare piccolo piccolo dietro a un banco un ragazzo più alto di me… e poi ho spaventato una ragazza perché non la lasciavo più e lei disperata non riusciva a liberarsi dalle mie mani che la tenevano come una calamita 😆 ma in emtrambi casi non ho alzato le mani, solo urlato tanto e bloccato (eppure sono alta appena 1,56)… ma la cosa da tenere bene in mente, penso, è che in entrambi i giorni avevo le mie “cose” 😆
    Comunque le arti marziali sono affascinanti e trovo affascinanti anche le persone che lo praticano 🙃

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  5. Celia · agosto 30

    Con questo mi convinci; ti seguo.

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