COME COMBATTERE LO STRESS CON L’ALLENAMENTO

È possibile, in maniera scientifica, combattere lo stress attraverso sedute di allenamento calibrate?

Seguite il mio articolo e lo scoprirete.

Troppo spesso una situazione di stress viene presa sotto gamba, del resto non è come una raffreddore, il raffreddore si sa cos’è e quindi si sa come combatterlo.

Lo stress no, troppo complesso, troppi fattori in ballo e quindi, di fronte ad una persona che lamenta di non stare bene perché appunto stressata come ci comportiamo solitamente?

Dando i soliti consigli, del tipo :” Hai bisogno di una bella vacanza” , oppure :” Dovresti fare un po di meditazione”

Ma nella realtà funziona tutto ciò?

Scopriamolo assieme.

Ora escludendo stress derivanti da malattie psichiche o da gravi patologie, tendenzialmente come abbiamo già visto in un precedente articolo la maggior parte dei sintomi derivanti da prolungate situazioni di forte stress, SONO PERFETTAMENTE RECUPERABILI, sia con l’alimentazione che con l’ALLENAMENTO.

Per prima cosa, puntate sull’allenamento aerobico. Bici, corsa, nuoto, ecc. Non fate però l’errore che fanno tutti, sessioni interminabili di esercizio aerobico a bassissima intensità.

Generalmente chi soffre di stress da tempo ha livelli di cortisolo costantemente alti (a dirla tutta non è sempre così, approfondiro’ in un altro articolo) e di conseguenza massa muscolo-scheletrica perennemente bassa, ricordiamoci che il cortisolo erode lentamente la nostra massa magra. Fare quindi estenuanti camminate o giri in bici di parecchie ore vi darà come unico risultato, una aumentata erosione del tessuto magro, il gatto che si morde la coda per intenderci.

Puntate sull’HIIT, allenamento intervallato ad alta intensità, esempio: 30 minuti di lavoro aerobico così composto, 3 minuti di camminata, alternati a 2 minuti di corsa veloce, oppure 20 minuti di corsa su percorso con pendenze. I modi per fare HIIT sono veramente infiniti. Divertitevi a crearli in base al vostro livello di partenza.

In questo modo migliorerete la vostra POTENZA AEROBICA e di conseguenza la variabilità cardiaca, importantissima per contrastare lo stress.

Altra cosa importante, inserite fin da subito una/due sedute con i sovraccarichi. Dovete assolutamente bloccare l’erosione della vostra massa magra e l’unico modo per farlo è utilizzando i PESI. In linea di massima, all’inizio fate dei total body che tocchino tutti i più importanti gruppi muscolari (gambe, dorso e petto) sfruttando il classico range di ripetizioni che va da 8 a 12 per 3/4 set.

Su su.. Adesso che sapete cosa dovete fare, al lavoro…

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PERSONE E PIGRIZIA

Ma quanto è bello avere Alexa che cerca le cose per noi? o il baule della macchina che si chiude da solo, o il corriere che ci consegna il pacco direttamente in casa, il robot che taglia l’erba e il personal trainer che dimagrisce al posto nostro.

Fuori gli attributi gente è ora di rimettersi un po in carreggiata.

Mi sta bene l’avanzamento tecnologico, mi stanno bene le comodità, del resto il cancello automatico c’è l’ho pure io, però non vi sembra che stiamo un po’ esagerando?

Ricordiamo che ciò che ci governa è la legge dell’omeostasi, il corpo raggiunge ogni volta il suo equilibrio, se continuiamo a delegare ad altri quello che dovremmo fare noi, bhe ben presto, ci troveremo a non saper fare più nulla.

Non vi rendete conto che più aggeggini vi mettete in casa, i quali dovrebbero semplificare la vita giusto? e bla bla bla, e sempre meno tempo avrete a disposizione. Com’è sta storia?

Da quando ci sono le email e i gestionali, il lavoro degli impiegati è triplicato.

e poi le persone sono diventate pigre, non hanno mai tempo.

Vorrei imparare l’inglese, ma non ho tempo.

Vorrei dimagrire, ma dopo il lavoro non provare a togliermi l’aperitivo.

Vorrei, vorrei vorrei…

Non diamo sempre la colpa al tempo o al fato, lo so avete ragione, le cose da fare sono tante, ma credetemi, siete voi a dovervi dare una mossa, in palestra la metà delle persone che allenavo sembrava che venissero a timbrare il cartellino, come a dire, bene io in palestra ci sono andata se mi viene la cellulite non è colpa mia..

Signori, BISOGNA FARE FATICA e soprattutto bisogna uscire dalla propria zona comfort…destabilizzare l’omeostasi e creare nuovi equilibri, solo così si potrà migliorare.

PERSONAL TRAINER, i retroscena di una professione tanto amata e discussa… EPISODIO N°2

In questa seconda puntata, vi parlerò del rapporto trainer/cliente.

In tutti i lavori connessi con il settore dei servizi, si cerca di creare un rapporto EMPATICO con il cliente, in modo tale da, non solo chiudere il contratto, ma soprattutto fidelizzare il cliente. Quando una persona “si sente a casa” a patto che abbia ovviamente la necessità del prodotto che gli state offrendo e le relative disponibilità economiche, bene quella persona state pur certi che acquisterà da voi.

Essere empatici è una dote che si ha o non si ha, punto. È questione di come siete voi, come persona. Non fingete ciò che non siete, il cliente lo percepisce subito.

Mi sento un po il Roberto Re di turno.

Torniamo a noi

Per il trainer il rapporto empatico può essere un’arma a doppio taglio. Perché è vero che vi permette di fidelizzare, ma vi espone, se non dosato nella maniera giusta, al rischio di entrare troppo in confidenza con il cliente.

Entrare troppo in confidenza con il cliente significa SOCCOMBERE.

Si traduce al 99,9% in continui cambi di orario, mancati pagamenti o pagamenti puntualmente in ritardo, modifiche del piano di allenamento in base all’umore della giornata, perdita di professionalità nel rapporto di lavoro.

Ho visto tanti colleghi, uscire a bere qualcosa con il cliente, farsi una partitella a calcetto e perché no una bella pizzata con relative compagne.

Evitatele come la peste.. Non cadete nel tranello. Lavoro è lavoro ragazzi.

Qualche mese dopo puntualmente si lamentavano perché avevano perso il cliente.

Allenare significa entrare nella sfera emotiva, tant’è che dopo la seconda lezione, per i più coriacei alla terza, saprete già vita morte e miracoli del vostro cliente con relativi nomi e cognomi dei relativi amanti ma di questo ne parleremo nella terza puntata

Stay tuned

Allenarsi di sera, giusto o sbagliato?

Dipende.

Come regola generale sarebbe sempre meglio allenarsi di mattina, ma è ovvio che non tutti possono farlo, causa impegni di diversa natura, soprattutto lavorativa.

Esistono altre finestre orarie dove potersi allenare, quali, la pausa pranzo e il pomeriggio, è ovvio che più ci si allontana dalla finestra mattutina, più l’attività deve cambiare.

Questo è vero per tutte le persone, a maggior ragione per quella categoria di persone così dette non in fisiologia o infiammate.

Cerchiamo di capire cosa scatena a livello endocrino un allenamento serale intenso. Facciamo un passo indietro e ragioniamo in termini di fisiologia.
Quando si fa attivita’ fisica intensa, vengono liberate le catecolamine che sono, adrenalina e noradrenalina.
Questi ormoni intervengono nella reazione adrenergica chiamata “Fight or Flight”, combatti o scappa.

Questa rezione prepara il fisico a sforzi psicofisici importanti in tempi brevissimi.
Il problema è che, le catecolamine restano in circolo per un certo lasso di tempo (tempo che dipende dall’intensita’ dell’allenamento) e determinano ovviamente, in persone che si allenano la sera, specialmente tardi, l’insonnia.

Privare il corpo del meritato riposo notturno è quanto di peggio si possa fare, non solo perchè la qualita’ della vita nel lungo periodo scade, ma soprattutto xche’ si rischia di alterare i profili ormonali fisiologici.

Detto questo, attivita’ serali come pesistica, spinning e corsi serali intensi andrebbero evitate.
Puntare invece su attivita’ rilassanti, come yoga o attivita’ aerobiche leggere.
Questi ovviamente sono consigli di massima, e’ chiaro che l’allenamento di ogni singolo soggetto andrebbe strutturato in maniera personalizzata.

SOLDI SOLDI SOLDI

Così, a primo impatto, tra una boccata di fumo e l’altra, mi verrebbe da dire che, tanti soldi equivarrebbero a tanta FELICITÀ.

In effetti è così, suvvia non facciamo gli ipocriti, a tutti piacciono i macchinoni, le ville, le cene, le borsette, i gioielli, i sigari premium.

Il denaro aiuta e tanto denaro rende tutto molto più facile.

Eppure qualche personaggio ricco l’ho allenato e non tutti se la passavano così bene. Diffidenza e depressioni in certi ambienti la fanno da padroni. Beccati la rima.

Ma com’è sta storia?

In tanti casi il denaro rende felici ma in tanti altri può essere esso stesso, fonte di infelicità.

Sì perché esiste un PREZZO DA PAGARE, ed essere ricchi ha il suo. Quanti attori, cantanti, modelle, calciatori hanno sperperato delle fortuna in droga e alcool e detto francamente, se sperperi tutto in droga e alcool vuol dire che non eri proprio così felice.

Meditate gente, meditate. Va bene puntare in alto, ma a mio avviso, la finalità ultima non deve essere il denaro, quello deve essere solo una conseguenza.

ALTOLA’, FIGLIO DI PAPÀ

Qualche tempo fa ebbi a che fare con un figlio di papà, li conoscete anche voi dai, è pieno il mondo. In Lombardia poi penso ci siano dei veri e propri allevamenti OGM, di figli di papà.

Il figlio di papà è una specie animale tutt’altro che in via di estinzione, esseri parassiti, si aggirano per le città a caccia di nuovi palcoscenici, dove potersi esibire.

Il tipico figlio di papà, ha la grande capacità di venire ad insegnare a te, come si sta al mondo. È incredibile non trovate, lui che a 40 anni si fa pagare l’affitto dal papi e si fa allungare i 200 eur per bis bocciare con gli amici nel locale più in della città.

È sempre lui a romanzare sulle sue gesta epiche, dall’ottima conduzione della ditta affidatagli sempre dallo stesso papi, per un totale di 4h lavorative a settimana, alla sua vita da scapestrato, fatta di eccessi, palestra, instagram e tanto altro ancora.

Qualsiasi cosa faccia, il figlio di papà ci mette sempre tutto il suo impegno, arrivare secondo non è nella sua natura, se va in palestra le prima cosa che fa è doparsi,

Se vuole la morosa, bhe, se la compra

Per la laurea, nessun problema acquistiamo anche quella,

Caro il mio figlio di papà, ascoltami bene, se sei ricco buon per te, stai con i ricchi. Non c’è nulla di male in questo. Ma non mi fare il radical chic attento ai problemi di surriscaldamento del pianeta, non sei credibile

DUEMILAVENTUNO….odissea sulla terra

Partiamo dal presupposto che non sono ne sociopatico ne affetto da strane turbe psichiche, grazie a dio, toccando ferro, sono in salute.

A dirla tutta, anche se ho un carattere un po’ particolare, mi è sempre piaciuto stare in mezzo alla gente, mi ricordo tanti post-serata trascorsi a chiacchierare fino alle tre/quattro del mattino.

Ultimamente però, qualcosa si è rotto…

sì, credo proprio di essermi rotto le paxxx : ) .

E non è questione di età o di epoche che passano credetemi, sono le dinamiche interpersonali che sono cambiate.

Per farvi un esempio, l’ultima cena di lavoro alla quale ho partecipato, è terminata con un “tutti al telefono a farsi i cazzi propri”, quindi qual è il senso di trovarsi, seduti attorno ad un tavolo, nella massima espressione della condivisione, mentre si mangia cioè, per poi avere gente che ogni 5 minuti si attacca al telefonino o si alza per rispondere alla trecentesima chiamata.

Oppure non vi capita mai che, mentre state parlando con qualcuno, a quel qualcuno arrivi un messaggio e patapum…conversazione finita nel nulla con lo stesso qualcuno che, dopo cinque minuti, con l’aria di uno che si è fatto di crack, vi dice :”mi stavi dicendo”,

si ti stavo dicendo che potresti farti un bel giro contromano sull’A21, per quanto mi riguarda.

Per non parlare di social network e compagnia bella.

Instagram ha trasformato più della metà delle ragazze, un tempo casa e chiesa, in porno attrici della domenica, donne che nel pre-social giravano con larghi maglioni girocollo e tute scampanate della Kappa, ora le ritrovi sul web in microbikini trasparenti, intente a farsi il cinquecentesimo selfie della giornata. Praticamente il mare lo vedono a casa mentre selezionano le foto della vacanza.

Vogliamo parlare dei ragazzi che non sanno più scrivere una frase di senso compiuto?

Ora non che io sia un premio nobel, intendiamoci, ma fate buttare giù due righe ad un ventenne, vi troverete quattro XO, tre CMQ, due faccine sorridenti, un CIAO FRA e per chiudere la frase un bell’emoji con il saluto del surfista.

Detto tra noi, se evolversi vuol dire regredire allo stadio di BABBUINO TECNOLOGICO, allora preferisco restare nel mio brodo.

Alla prossima

ALLENAMENTO E STILE DI VITA…parte seconda

ricapitolando, nel precedente articolo abbiamo visto come lo stress può pesantemente intaccare la nostra STRUTTURA MUSCOLARE, le nostre RISERVE ENERGETICHE e il nostro SISTEMA IMMUNITARIO predisponendo quindi il corpo alla malattia.

E’ possibile invertire la rotta?

Se sì, come fare a farlo?

Prima di rispondere si o no, voglio dirvi una cosa che per quanto banale e scontata possa sembrare racchiude il fulcro dell’intero discorso.

Gli artefici del cambiamento POTETE essere solamente voi, lo so che siete a caccia di programmi miracolosi o di pseudo professionisti con la bacchetta magica, programmi che per altro riscuoterebbero molto più successo rispetto a quello che vi sto dicendo, ma, la realtà è un’altra e voi lo sapete.

Primo requisito per uscire da una sindrome metabolica, sarà quindi la vostra propensione al cambiamento.

Ognuno ha i suoi tempi, ma fidatevi, quando poi vi sentirete molto meglio, più energici e vi vedrete molto più belli, vi direte :” perchè cavolo non l’ho fatto prima”.

Uscire dalla propria zona confort, sarà il passo più difficile.

Ma, torniamo a noi. Prima cosa da fare è appurare se veramente vi è in atto una sindrome metabolica, stress-correlata. Per farlo ad oggi, l’unica strumentazione in commercio, non invasiva è l’analizzatore di composizione corporea BIA 101. Scordatevi bilancine e bilancette che vi misurano il grasso e il magro. Non servono ad una ceppa.

Una volta appurata la relativa condizione di INFIAMMAZIONE METABOLICA, arriva la parte più bella. Risalire alle cause che hanno portato all’infiammazione stessa.

Faccio un elenco delle possibili cause, ognuno dovrà però ricercare le proprie.

  • LAVORO: spesso la principale fonte di stress arriva dalla sfera lavorativa;
  • RAPPORTI INTERPERSONALI: problematiche a livello di sfera emotiva, di rapporto con altre persone;
  • MALATTIE: condizioni patologiche reiterate nel tempo sono una grossa fonte di stress;
  • ALIMENTAZIONE: diete non corrette e troppo sbilanciate;
  • ALLENAMENTO: piani di allenamento non personalizzati costituiscono una grande fonte di stress per il corpo.

Nella maggior parte dei casi queste concause si sommano,

ho avuto a che fare con persone oberate di lavoro che si allenavano come matte e mangiavano qualche panino qua e là nelle rare pause pranzo, con pesanti situazioni familiari alle spalle, ovviamente livelli di stress altissimi e situazioni metaboliche DISASTROSE, sempre stanchi, incazzati e molli come i fichi.

” cosa ci posso fare? mica posso cambiare il mio lavoro”

Io l’ho cambiato, con parecchi clienti all’attivo e fidelizzati da anni. Il fisico è vostro, le scelte sono vostre. E poi ricordatevi che se vi ammalate (facciamo le corna ovviamente), poi a casa da lavoro ci dovete per forza stare.

Ora non sto dicendo che domani dovete bussare alla porta del capo per dare le dimissioni, però valutate bene quanto e cosa siete disposti a sacrificare, magari semplicemente, quello non è il lavoro che fa per voi.

Per quanto riguarda alimentazione e allenamento, trattasi della parte più facile da correggere.

ALIMENTAZIONE: evitate le diete fast, che promettono grandi risultati in pochissimo tempo, spesso è proprio mangiando di più e meglio che si dimagrisce. Va da sè che ci vorrà tempo, ma i risultati sono garantiti. In linea di massima colazione abbondante, un pranzo fatto di carboidrati complessi, patate, legumi, pasta integrale e una quota proteica, per cena riducete drasticamente la quota di carboidrati per aumentare quella proteica, carni bianche, pesce sempre con verdure al seguito. Per mangiare più calorie senza ingrassare è bene frazionare il più possibile i pasti durante la giornata e non ditemi che con il lavoro non riuscite, ho fatto tanti lavori anche molto differenti tra loro e sono sempre riuscito ad organizzarmi, ergo, ce la potete fare anche voi.

ALLENAMENTO: sbagliare piano di allenamento è molto più facile del previsto anche perchè se ho una qualsiasi sindrome stress-correlata a differenza di quello che tutti credono, più mi alleno e più peggioro. Questo perchè avrò tempi di recupero molto più lunghi rispetto ad una persona metabolicamente sana. Secondariamente, l’attività aerobica è molto importante nelle prime fasi di riabilitazione metabolica e sarà soprattutto l’alta intensità a farla da padrone a differenza delle monotone camminate a zero all’ora che quasi tutti fanno. L’alta intensità permette di aumentare la vostra POTENZA AEROBICA con due risultati molto importanti, miglior capacità dei mitocondri di ossidare i grassi e udite udite, aumento della variabilità cardiaca con aumentata capacità di rispondere agli stress anche di natura psicologica, cuore ed encefalo sono intimamente connessi in questo.

Più avanti vedremo anche di applicare queste cose sul campo con degli esempi pratici.

Ciao a tutti e grazie per essere stati in mia compagnia.

FAKE NEWS E NO VAX…ORA PARLO IO

Accomodatevi pure, prendetevi una bella bibita fresca…inizia il mio show

Doverosa premessa,

con questo articolo non voglio offendere nessuno, esprimerò solo un mio pensiero, perciò chi non fosse d’accordo è caldamente invitato a spostarsi su altri siti o a guardarsi l’ennesimo tutorial su come togliersi il microchip iniettato con il vaccino.

Oggi come non mai l’informazione o meglio la disinformazione la fanno da padroni, tonnellate di notizie contrastanti. Tutto ciò in origine credo fosse stato pensato con intenti buoni, intendo il fatto di creare una rete mondiale di notizie circolanti, di informazioni di ogni tipo, oggi addirittura con Google earth possiamo vedere in tempo reale non solo com’è fatto l’appartamento dove trascorreremo le vacanze, ma anche tutto il vicinato. La palestra dove lavoravo per un certo periodo aveva messo a disposizione un tour virtuale poi puntualmente i futuri nuovi iscritti preferivano farsi il giro di persona. Questo perchè secondo voi?

Ora io ho una mia personale teoria a riguardo, poi mi direte la vostra opinione, giuro, sono curioso…

L’essere umano ma come del resto tutte le specie animali e non, sono concepite per esplorare, immergersi in qualcosa di nuovo, non a caso oggi i big della terra stanno puntando tutto sull’universo.

Ora se tu già sai come sarà l’appartamento dove trascorrerai le vacanze, saprai già com’è fatta tutta la zona circostante con tanto di negozi e recensioni dei vari ristoranti e magari saprai anche già tutte le previsioni meteo della settimana e poi su youtube ti sarai già spulciato i video della festa che fanno in piazza tutti gli anni in quel periodo e poi così, dato che c’eri ti sarai anche già visto tutte le foto su facebook del bagno dove hai noleggiato i lettini, ecco non trovate che tutto ciò, da una parte vi consenta di essere più sicuri ma dall’altra azzeri quasi completamente il concetto di ESPLORAZIONE. Tant’è che se voi chiedete ai vostri amici come sono andate le vacanze, vi faranno l’elenco degli eventi inattesi e spesso negativi ai quali hanno assistito: “si si tutto bene in vacanza, ho assistito ad una rissa in spiaggia” oppure “vacanze tutto ok, ma dovessi vedere che incidente al ritorno in autostrada”.

Ecco spiegato il perchè, la fake news abbia un potere così forte sull’essere umano,

Abbiate pazienza ma tante volte lo sappiamo che una notizia è una stroxxx…eppure istintivamente siamo portati ad assorbirla ugualmente, proprio perchè porta fuori dai binari che ci siamo costruiti.

In seconda battuta mi viene poi da dire che, il termine IMMUNITA’ DI GREGGE risulti essere azzeccatissimo. Un branco di pecore siamo.

Ora cari amici no-vax e compagnia bella, magari avrete anche ragione, probabilmente con il chip che mi hanno installato con la seconda dose, sapranno che oggi avendo bevuto più del solito, sono stato qualche volta in più in bagno, oppure avranno registrato il ruttino che ho fatto dopo pranzo e comunque, volendo dirla tutta, la metà di voi ha uno smartphone con il quale naviga regolarmente e che quindi, mi risulta siano tracciabili pure quelli, ma ripeto a parte questo quello e quell’altro, abitate in una comunità di persone giusto?

e cosa si fa in una comunità? la maggioranza decide PUNTO nel bene e nel male. Non vi obbliga nessuno a stare in una comunità. La rivoluzione Francese l’ha fatta tutto il popolo e non quattro gatti.

perciò avanti, avete fatto questa scelta, di curarvi con il bicarbonato e di vivere in simbiosi con la natura, BENISSIMO perchè allora non vi trasferite su una bella isola deserta. Su su, un po’ di coraggio, o siete i soliti eroi da tastiera?

Nessuno può sapere da dove arriva il virus, se è stato creato in laboratorio, se è davvero così letale, se ci vogliono manipolare, se c’è dietro una strategia politica/commerciale, NESSUNO LO PUO sapere con esattezza, perciò che ragionamento devo fare secondo voi?

Dove vivo? In Italia?

L’Italia è una comunità di persone? sì?

Ci sono delle regole?sì o no?

Non mi stanno bene, a me e al mio socio della briscolata domenicale? Benissimo, lecito, buttatevi in politica e cercate di cambiare le regole. Fine. Non mi sembra così difficile no.

Funziona così.

ALLENAMENTO E STILE DI VITA…SEI TU L’ENNESIMO FLOP? VEDIAMO ASSIEME COME EVITARE IL DISASTRO

Piccola premessa, non voglio peccare di presunzione ma, prima di iniziare questo interessantissimo discorso : )  avviso il gentile pubblico che ho lavorato per più di dieci anni nel settore fitness e l’ho fatto da professionista. Tutto quello che trovate in questo articolo è frutto di ricerche e di studi condotti personalmente da me, su persone realmente esistite, persone che ho conosciuto, testato ed allenato, dalle quali ho potuto quindi estrapolare non solo l’aspetto fisico/prestazionale, ma soprattutto l’aspetto EMOTIVO.

Croce e delizia di noi tutti, l’aspetto emotivo sta giocando tanti brutti scherzi oggi giorno.

Ho conosciuto persone disposte a tutto per poter migliorare fisicamente, determinate, costanti, in palestra 7 su 7, diete, allenamento, su giù, destra, sinistra, RISULTATI?….ZERO

Altri invece sempre stanchi, demotivati, una lamentela unica, ogni due appuntamenti te ne saltavano 4, in definitiva RISULTATI?….ZERO.

Ma perche’ secondo voi?

Ve lo dico subito: ” totale mancanza di EQUILIBRIO PSICOFISICO”. Signori e signore, in giro vedo un sacco di gente decentrata che fa cose assurde, capita anche a voi?

Vi sembra normale che una cliente vi disdica un appuntamento 20minuti prima dell’inizio della lezione e che poi la stessa cliente si incazzi perche’ avete inserito un’altra persona al suo posto mentre lei (a 5 minuti dall’inizio) si era nuovamente liberata?? o che un vostro cliente tardi alla lezione delle 21 dicendovi che e’ ancora impegnato a gustarsi il suo spritz con amici mentre voi siete li ad aspettarlo e che poi una volta arrivato pretenda il recupero dei 30 minuti di ritardo?

Questo continuo sali/scendi, corri di qui, vai di la, faccio,faro’,devi essere,devi guadagnare, lavoro, allenamento,email,gruppi, social pim pum pam, ci sta’ facendo ammalare sia fisicamente che mentalmente. Probabilmente fra mille anni questo meccanismo sara’ entrato a pieno titolo nella nostra evoluzione. Per adesso, ahime’, non e’ cosi’.

Ci siamo un po troppo abituati a fare le cose, come se stessimo acquistando l’ennesimo pacchetto su amazon, COMPRA/PAGA/APRI PACCHETTO/ WOW CHE BELLO/FINE/NOIA

Vediamo ora qual è il prezzo che si paga quando la frenesia diventa troppa, quando l’equilibrio è ormai perso da tempo:

– INSONNIA

– SBALZI DI UMORE

– DIFFICOLTÀ A CONCENTRARSI

– STANCHEZZA CRONICA

– SBALZI DI PESO

– DISTURBI DELLA DIGESTIONE

– PERDITA DI TESSUTO MUSCOLARE

– SCARSI RISULTATI IN ALLENAMENTO

– RITENZIONE IDRICA E GONFIORE DI GAMBE E ADDOME

– CONTINUE INFIAMMAZIONI MUSCOLO TENDINEE E ARTICOLARI

Dovete sapere che il nostro corpo, per via di ancestrali meccanismi è stato progettato e risponde bene ad eventi stressogeni anche intensi ma, di BREVE DURATA e lo fa attuando il meccanismo fight or flight, combatti o fuggi.

Dunque..

In caso di forti stress, si attiva l’asse IPOTALAMO-IPOFISI-SURRENE (HPA) con una più o meno massiccia liberazione di ormoni e neurotrasmettitori al fine di scatenare reazioni che ci consentono di sopravvivere.

Avete sentito tutti parlare di CORTISOLO giusto?

Il cortisolo è uno degli ormoni principali che vengono immessi nel torrente circolatorio in caso di stress. Ce l’hanno tutti con questo povero ormone, fate conto che senza di lui non potremmo vivere.

Il problema non è il cortisolo, il problema è che viene continuamente chiamato in causa. Pensiamoci bene, nella nostra epoca, più che a stress di forte intensità come potrebbe essere un predatore che vi vuole sbranare, siamo costantemente sottoposti a tanti piccoli stress, continui ma di bassa intensità i quali attivano in continuazione l’asse dello stress con una costante produzione di cortisolo. Cortisolo che alla lunga disgrega il tessuto muscolo-scheletrico, che svuota le nostre riserve energetiche, che fa gonfiare le nostre gambe e il nostro addome, che modifica il nostro assetto umorale determinando via via la comparsa dei sintomi sopra elencati.

DOMANDA…

E’ RISOLVIBILE TUTTO CIÓ?

SÌ, DIPENDE DA VOI, NON È FACILE MA È RISOLVIBILE

NEL PROSSIMO ARTICOLO VEDREMO COME..

Stay tuned